domenica 14 ottobre 2012

Sfida alla muraglia cinese: Han Han, LE TRE PORTE e le novità editoriali


Han Han, giovane scrittore e blogger cinese,  ha pubblicato nel 2000 il suo primo romanzo, Le tre porte, vendendo più di due milioni di copie (in Italia il libro è edito da Metropoli d’Asia). Nel 2006 ha aperto un blog (i suoi post spesso affrontano con sarcasmo temi sensibili dell’attualità – lo si è visto ad esempio in occasione della vittoria del premio Nobel da parte di Liu Xiaobo, quando ha pubblicato un post vuoto con solo due virgolette (“”). La  media di visitatori è di più di 400 milioni l’anno e oggi scrive per il «New York Times».
Nei suoi saggi Han ha raccontato «la generazione post 1989», l’anno di piazza Tienanmen: apolitica, ossessionata dai soldi e dallo status sociale, figlia dello sviluppo economico del Paese. Sul sito tratta di  censura, di sfruttamento giovanile, inquinamento, dei problemi dei  giovani lavoratori, della distanza  tra ricchi e poveri.
Anzi sul l tema del dissenso scrive: «Posso accettare il fatto che in Cina non ci sia una vera democrazia, né un sistema multipartitico e che non ci sarà nel prossimo futuro, ma ci sono questioni più urgenti e realistiche come la libertà di stampa e quella culturale»



Tagliente a corretto l'autore cinese ci mostra con molti particolari una società corrotta e senza speranza. Problematiche difficili da risolvere: compagni di scuola uno più disadattato dell’altro, insegnanti che sembrano vivere sulla Luna, una coppia di genitori con troppe distrazioni per la testa ci portano ad vivido e inesorabile anche del sistema scolastico cinese come mai era stato mostrato fuori dal Paese.

Dentro a una babele di variatissimi linguaggi  è difficile conciliare quel che ti insegnano i classici della letteratura cinese con quel che dicono i burocrati del Partito Comunista, e gli slogan della propaganda si scontrano con la implacabile esigenza di insegnare lo spirito imprenditoriale, la concorrenza, la lotta per emergere che è la stessa scuola in Cina a proporre come modello di riferimento.
   








La grande letteratura brasiliana, contenitore di emozioni




Vorrei trasmettere il  mio  entusiasmo per la letteratura brasiliana a quelli che si avvicinano a  questo inserto.

 Sono una persona che ama   i colori, la musica, la natura, curiosa  da sempre nel  voler conoscere  altre culture che ti arricchiscono. Ho una laurea in Lettere Moderne con specializzazione in due settori: storia dell’arte e letteratura brasiliana.
Studiare la storia della colonizzazione brasiliana e tradurre opere di autori brasiliani mi ha aiutato a dare anche  maggiore competenza al mio lavoro di docente  per poter far conoscere ed apprezzare una terra dai mille risvolti.
 Ho  un ricordo particolare di Luciana Stegagno Picchio, docente di Letteratura Brasiliana presso la Sapienza. Il suo attaccamento a quella terra  mi ha indotto, con semplicità e professionalità, ad amare e conoscere profondamente quel  mondo e quei luoghi che lei  ha amato dal lontano 1959-

  
 
LUCIANA STEGAGNO PICCHIO

 Poi nel corso degli anni l’interesse si  è materializzato non a caso quando, con una collega di educazione all’immagine, ho organizzato un percorso modulare nell’ambito del Progetto "Adotta un monumento",  basato proprio sull’approfondimento di interculturalità.
È nata  una ricerca particolare sul Brasile, sulla  natura prorompente, il  suono della lingua, la creatività delle persone. Tutto ciò ha contribuito in maniera determinante a spalancare le porte di un universo  inesauribile cercando di trasmettere  un amore per culture diverse e attraverso la collaborazione di letterati brasiliani  residenti a Roma come Marcia Teophilo, e associazioni brasiliane, si è creato un  ponte tra culture.



PINETA CHIAMA AMAZZONIA: S.O.S.OSSIGENO !                                   
Punto di forza di tutto questo lavoro è stata l'opportunità di "guardare oltre" i confini del nostro territorio attraverso un'esperienza internazionale 


                     

LA LETTERATURA




Il primo documento che può definirsi di letteratura brasiliana è rappresentato da una  lettera scritta da Pero Vaz de Caminha, una  relazione per re Don Manuel datata 1º maggio 1500. La Lettera sulla scoperta del Brasile è dunque un inizio assoluto ed indirizzata al re Manuel I del Portogallo.


 “E hoje, que é sexta-feira, primeiro dia de Maio, pela manhã, saímos em terra corri nossa bandeira e fomos desembarcar acima do rio, contra o sul, onde nos pareceu que seria melhor chantar a cruz para ser melhor vista. E ali assinou o capitão onde fizessem a cova para a chantar, e, enquanto a ficaram fazendo, ele com todos nós outros fomos pela cruz, abaixo do rio, onde ela estava”.


NASCITA DEL BRASILE - NASCIMIENTO DO BRASIL






Il poeta Oswald De Andrade così rappresenta la scoperta del Brasile

 

OSWALD DE ANDRADE
La scoperta
Proseguimmo il nostro cammino per questo mare in lungo
Fino all' Ottava di Pasqua
Incontrammo uccelli
E avemmo visto la terra


I Selvaggi
Gli mostrammo una gallina
Quasi ebbero paura
E non la vollero in mano
E dopo la presero con stupore

Primo tè
Dopo aver danzato
Diogo Dias
Fece il vero salto

Le ragazze della ferrovia
Erano tre o quattro ragazze molto femminili e gentili
Con capelli molto neri sulle spalle
E la loro timidezza tanto grande e tanto robusta
Che noi di guardarle molto bene
Non avemmo nessun imbarazzo.




I toni usati da Oswald de Andrade, sono molto ironici, per raggiungere l'epilogo con le ragazze della ferrovia. L'autore enfatizza come gli uomini della spedizione guardassero le Indios.

Per tre secoli la letteratura fu semplicemente  la descrizione di viaggiatori e testi religiosi dei gesuiti. Poi le varie correnti: Romantismo ( 1836), Realismo (1895-1922), I nostri giorni-
  

Paulo Coelho rappresenta uno dei nomi più celebri tra i membri  della Academia Brasileira de Letras. Nonostante abbia esportato la letteratura brasiliana nel mondo, i critici del Brasile definiscono i suoi libri molto commerciali e spesso  segnalarono molti errori di grammatica portoghese nelle sue prime opere.


TESTO LETTERATURA BRASILIANA







Ho ripreso “in mano” questo autore, Paulo Coelho originario di  Rio De Janeiro scrittore e poeta di opere profondissime e significative, per il mio interesse legato a romanzi di  formazione. Le sue opere sono utili allo spirito ed all’immaginazione e lasciano indelebilmente traccia del loro passaggio in chiunque si avvicini  alla lettura con spirito critico e Pura Immaginazione.
Ecco dunque  L’Alchimista pubblicato per la prima volta in Brasile con il titolo nella versione portoghese “O Alquimista”,  storia di un viaggio fisico e spirituale straordinario, racconto sconvolgente ricco di gesti e significati simbolici in cui Santiago, protagonista del libro, è un giovane consapevole e desideroso di realizzare i propri sogni, tanto da aver scelto un mestiere precario e comunque pericoloso pur di riuscire a viaggiare, in modo tale da visitare e conoscere quanti più luoghi possibili.

"Ogni cosa deve trasformarsi in qualcosa di migliore e acquisire un nuovo destino" scrive Paulo Coelho nel suo romanzo l'Alchimista.
 





Il romanzo, il cui  ritmo non è molto veloce nell'intera storia che si svolge nel giro di 2-3 anni, è allo stesso tempo  una favola, e del resto, cosa meglio di una fiaba può parlare direttamente al nostro io- bambino, che è in tutti noi - più o meno nascosto - che ancora può ascoltare e comprendere le parole della nostra anima, ed aiutarci con   semplicità e  innocenza a farci ritrovare la nostra essenza?



 Paulo Coelho e la sua Saggezza

 
 Il libro parla di un ragazzo, Santiago. alla ricerca di un tesoro. Il protagonista  è stato destinato dai suoi genitori alla carriera ecclesiastica, ma per seguire il suo sogno di viaggiare, sceglierà  invece di fare il pastore.
Non c’è prepotenza né desiderio di ostentazione nelle parole di Coelho ma solo lo straordinario racconto di un viaggio, quello di un ragazzo che lascia le piccole sicurezze di tutti i giorni, guadagnate a fatica e dopo aver ottenuto il consenso del padre, per inseguire il proprio Sogno, la propria Leggenda.
Una Leggenda che è sempre possibile realizzare, ma solo fino a quando non si smette di credere in essa, fino a che si riesce a cogliere, con coraggioso spirito di iniziativa, le possibilità della famosa “Fortuna del Principiante.
 


ROMANZO





L’Amore è visto come elemento e sentimento che completa e offre altra speranza, non come freno o impedimento a quelli che possono essere i desideri di un Animo sincero.
Una storia molto delicata e forte, capace di trascinare il lettore in profonde riflessioni e in uno stato critico di autocoscienza.
Possibile trovare nel libro moltissimi pensieri illuminati e illuminanti ma, se c’è una cosa che si può davvero scoprire grazie a “L’Alchimista” è che il più grande dei tesori è la ricerca del tesoro stesso. 
 Una lettura meditativa assolutamente consigliata.


 

 L’ALCHIMIA, QUESTO TERMINE SCONOSCIUTO 


Essa rappresenta  lo studio e la comprensione di tutto ciò che costituisce la vita e comprende i fenomeni ad essa legati e  quindi riguarda  fatti spirituali e fatti materiali:  gli uni e gli altri strettamente correlati tra di loro nel rapporto di causa ed effetto.
L’origine del termine  alchimia deriva dall'arabo: al-   è  come articolo e Kemi  "Egitto", poiché  gli antichi Egiziani chiamavano la loro terra Kemi ed erano considerati potenti maghi in tutto il mondo antico. 

          Alchimia sarebbe quindi l'Arte Egizia... l'Al-Kemi


L'ALCHIMISTA


                                      COSA NE PENSO




Per questa bellissima storia Paulo Coelho s'ispira e in qualche modo rende omaggio a Hemingway, Blake e Borges, nello scrivere un libro a carattere simbolico